Episodio 31. L'Epifania tutte le feste (si) porta via
Dopo aver trascorso la sera delle vigilia in fami…
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vor 5 Jahren
Dopo aver trascorso la sera delle vigilia in famiglia, aver
scartato i regali sotto l’albero la mattina del 25, aver mangiato
gli avanzi il 26, giorno di Santo Stefano, e dopo aver festeggiato
l’arrivo del nuovo anno il 31 con un bel piatto di lenticchie (che
portano soldi e fortuna), arriva finalmente il momento della
Befana. Ebbene sì, per noi le feste non finiscono dopo il
Capodanno. La Befana vien di notte Con le scarpe tutte rotte Neve,
gelo, tramontana, Viva, viva la Befana! Questo che avete appena
ascoltato è l’incipit di una filastrocca che tutti i bambini
conoscono e recitano il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Secondo la
tradizione religiosa cristiana, in questo giorno i Re Magi giungono
per portare incenso, oro e mirra all’appena nato Bambin Gesù.
Secondo la tradizione più popolare, una vecchia signora porta dolci
o carbone ai bambini. Questa vecchia signora si chiama Befana e ha
un po’ lo stesso compito che Babbo Natale porta a termine la notte
tra il 24 e il 25 dicembre. La notte tra il 5 e il 6 gennaio la
Befana riempie le calze dei bambini bravi con dolci e piccoli
regali, mentre quelle dei bambini cattivi vengono riempite di
carbone (un tempo carbone vero, di zucchero quello di oggi). Molti
mi chiedono se la Befana sia cattiva, perché è una strega, in
realtà la Befana è una strega buona, è un personaggio positivo che
tutti i bambini adorano, un po’ come Babbo Natale. L’Epifania è
l’ultima delle festività di questo periodo dell’anno e infatti c’è
un detto che si usa, spesso con tono malinconico, “L’Epifania tutte
le feste si porta via”. Il 6 gennaio si conclude il periodo
natalizio e hanno fine due settimane di vacanze. Dopodiché non ci
sono più festività o feste nazionali da celebrare fino alla Pasqua.
Certo, di mezzo c’è il Carnevale, ma non è festeggiato e sentito
allo stesso modo ovunque nella penisola. Inoltre, si continua
comunque a lavorare e ad andare a scuola, non ci sono pause
scolastiche o lavorative, per questo forse si sente di più questo
stacco tra l’Epifania e poi la Pasqua, che generalmente cade nel
mese di aprile. Conoscevate già il personaggio o la tradizione
della Befana?
scartato i regali sotto l’albero la mattina del 25, aver mangiato
gli avanzi il 26, giorno di Santo Stefano, e dopo aver festeggiato
l’arrivo del nuovo anno il 31 con un bel piatto di lenticchie (che
portano soldi e fortuna), arriva finalmente il momento della
Befana. Ebbene sì, per noi le feste non finiscono dopo il
Capodanno. La Befana vien di notte Con le scarpe tutte rotte Neve,
gelo, tramontana, Viva, viva la Befana! Questo che avete appena
ascoltato è l’incipit di una filastrocca che tutti i bambini
conoscono e recitano il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Secondo la
tradizione religiosa cristiana, in questo giorno i Re Magi giungono
per portare incenso, oro e mirra all’appena nato Bambin Gesù.
Secondo la tradizione più popolare, una vecchia signora porta dolci
o carbone ai bambini. Questa vecchia signora si chiama Befana e ha
un po’ lo stesso compito che Babbo Natale porta a termine la notte
tra il 24 e il 25 dicembre. La notte tra il 5 e il 6 gennaio la
Befana riempie le calze dei bambini bravi con dolci e piccoli
regali, mentre quelle dei bambini cattivi vengono riempite di
carbone (un tempo carbone vero, di zucchero quello di oggi). Molti
mi chiedono se la Befana sia cattiva, perché è una strega, in
realtà la Befana è una strega buona, è un personaggio positivo che
tutti i bambini adorano, un po’ come Babbo Natale. L’Epifania è
l’ultima delle festività di questo periodo dell’anno e infatti c’è
un detto che si usa, spesso con tono malinconico, “L’Epifania tutte
le feste si porta via”. Il 6 gennaio si conclude il periodo
natalizio e hanno fine due settimane di vacanze. Dopodiché non ci
sono più festività o feste nazionali da celebrare fino alla Pasqua.
Certo, di mezzo c’è il Carnevale, ma non è festeggiato e sentito
allo stesso modo ovunque nella penisola. Inoltre, si continua
comunque a lavorare e ad andare a scuola, non ci sono pause
scolastiche o lavorative, per questo forse si sente di più questo
stacco tra l’Epifania e poi la Pasqua, che generalmente cade nel
mese di aprile. Conoscevate già il personaggio o la tradizione
della Befana?
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